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Voci di luoghi... luoghi di voci







ll progetto vuole esprimere l’impegno nel custodire e raccontare delle storie, cercando le connessioni tra parole e luoghi in un territorio, quello montano e pedemontano, ricchissimo di voci capaci di raccontare attraverso la poesia, la musica, la fotografia. Raccogliere testimonianze, ma anche vivere relazioni, esperienze, permettono il recupero di un’identità particolarmente necessaria e fondamentalein questo momento. Vi sono analogie tra il post terremoto e quanto sta avvenendo nel nostro tempo attuale, tanto da far emergere la necessità di una nuova ricostruzione, evidentemente non caratterizzata da macerie in senso fisico, ma da ferite e paure, dolore, drammi, incapacità e incertezze. Cercare quindi differenze nelle somiglianze e somiglianze nelle differenze aiuterà questo processo di rinascita…e la parola creerà relazione tra ciò che è frammentato.


OBIETTIVI
•Favorire l’approfondimento e la conoscenza della storia degli ultimi 50 anni, attraverso le voci che hanno raccontato in forme diverse accadimenti e cambiamenti
•Creare connessioni intergenerazionali attraverso l’adozione di luoghi e voci del territorio
•Dare voce ai luoghi attraverso iniziative di animazione culturale
 
Le attività svolte, in prevalenza con le scuole, non sono un lavoro dei singoli bambini/ragazzi, ma della classe intera in cui anche gli insegnati si son messi in gioco, favorendo un processo di condivisione che dalla frammentazione porta alla ricostruzione, attraverso dinamiche positive. La classe è riuscita così a così a vivere esperienze e a costruire insieme relazioni e progetti.
Nel periodo di lockdown (primavera 2020) con l’IIS Il Tagliamento di Spilimbergo, abbiamo realizzato dei percorsi formativi proponendo un PCTO che ha permesso agli studenti di incontrarsi per condividere insieme delle attività all’aperto. Questa importante azione ha favorito la relazione tra i ragazzi, includendo i più fragili che da tempo non frequentavano nemmeno le lezioni on line. Abbiamo acquistato delle GO-PRO, organizzato degli incontri di formazione sia sull’utilizzo degli strumenti che sulla conoscenza del patrimonio culturale del territorio e, attraverso queste esperienze, aiutato i ragazzi a raccontare dei luoghi a loro vicini, fisicamente ed emotivamente. Il Tagliamento, il Molino di Mezzo, la città di Spilimbergo, i Magredi, la Valcellina con Montereale, Andreis ed Erto, e perfino Chiusaforte, sono diventati per loro beni di comunità, da conoscere e valorizzare, attraverso una simbiosi che ha consentito loro di esprimere emozioni, di confrontarsi e di trovare ancora nella scuola e nella comunità un ambiente dove riconnettersi, per guardare lontano.
Inoltre alla scuole primarie di Vivaro e Montereale Valcellina abbiamo dato la opportunità di raccontare i propri luoghi e le esperienze attraverso l’ideazione di scenette con personaggi di un tempo o la realizzazione e conduzione di laboratori didattici che sono stati proposti in diversi luoghi. I conduttori delle attività sono stati i bambini assieme ai ragazzi più grandi e gli insegnanti. Con l’Istituto Comprensivo di Montereale sono stati proposti degli incontri per realizzare delle tavole a fumetti dedicate a Federico Tavan.
Infine abbiamo realizzato le mappe in cui tutti i siti georeferenziati permetteranno la fruizione dei percorsi sia fisici che virtuali; all’interno di questi itinerari è possibile individuare dei punti di interesse e in ognuno di questi luoghi verrà posizionato un QR-code (molto poco impattante a livello ambientale) che rimanda a dei contenuti multimediali (disegni, foto, musiche, paesaggi sonori, testi, documenti) scaricabili da smartphone o tablet.  







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