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Giornate della Preistoria

Domenica 7 e Domenica 14 Luglio 2013 - Pradis di Sotto, Clauzetto (Pn)

Ritornano le Giornate della Preistoria!!!!

Un salto all'indietro nel tempo fino a 14.000 anni fa, un'opportunità unica per sperimentare le attività caratteristiche della vita dei cacciatori paleolitici che vissero a Pradis, attraverso laboratori archeologici dedicati ai bambini e ai ragazzi e curati dagli archeologi dell'Università di Ferrara.

Il 7 e 14 luglio a Pradis di Sotto, nella radura antistante la Grotta del Clusantin, chiunque - ma in particolare i ragazzi delle scuole primarie provenienti da tutta la regione ed oltre - avranno la possibilità di cimentarsi, condotti da archeologi e studenti universitari, in laboratori che riprodurranno le attività della vita quotidiana dell'Uomo di Neandertal e dell'Uomo Sapiens e di partecipare alle visite guidate al Laboratorio di ricerca archeologica "Grotta del Rio Secco".

Le attività sono dedicate a famiglie con bambini di età differenti, adulti interessati ad ampliare la conoscenza sull’evoluzione del territorio, appassionati di archeologia, paletnologia e antropologia, curiosi e turisti!
I partecipanti saranno attori di ogni attività, stimolati a implementare le proprie capacità manuali e di osservazione attraverso dettagliate spiegazioni accompagnate dalla manipolazione attiva dei materiali, sotto la guida attenta di esperti in materia.

Nelle scorse edizioni sono stati svolti oltre mille laboratori, un record che ci si augura almeno di eguagliare con la proposta di tre laboratori per ciascuna delle due domeniche, da ripetere ognuno per 5 volte alle ore 10.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 16.00

Nelle Giornate della Preistoria 2013 presenteranno le seguenti proposte:


Domenica 7 luglio 2013
“Una Giornata da Neandertal”

“Dalla pietra allo strumento”
In questo laboratorio, una parte introduttiva servirà a delineare gli aspetti principali che ci sono noti sulla vita dell’uomo di Neandertal. Verrà ricostruito l’ambiente naturale entro cui si spostava e spiegate le principali attività di sussistenza. Si parlerà delle prede cacciate, delle modalità di trattamento delle carcasse degli animali cacciati  con i quali coabitavano. Il proseguo del laboratorio avrà l’obiettivo di riprodurre la principale arma utilizzata dai neandertaliani: il giavellotto, ovvero un’asta di legno (nocciolo) con una punta in selce. Verranno discusse le proprietà e le caratteristiche della selce, i luoghi di reperimento e le tecniche utilizzate per la sua lavorazione. Gli operatori procederanno quindi alla dimostrazione pratica della produzione di schegge e di strumenti. L’attività del pubblico si concentrerà sullo scortecciamento e sulla regolarizzazione, con strumentazione paleolitica, di un asta in legno di nocciolo a cui verrà fissata una punta in selce, opportunamente prodotta dagli esperti in materia ed elaborata dagi singoli utenti.

“A caccia di… erbe”
In questo laboratorio verrà fatto conoscere e sperimentare al pubblico un aspetto scarsamente noto della vita del Neandertal, emerso e dibattuto da recenti ricerche: la raccolta, il trattamento ed il consumo di sostanze vegetali. Vedremo come il forte cacciatore fosse anche un raffinato botanico, capace di riconoscere e valorizzare le proprietà nutrizionali mediche, simboliche e utilitaristiche delle piante che incontrava nelle sue escursioni. Un breve discorso introduttivo aiuterà a comprendere l’importanza dell’apporto vegetale nella dieta-economia dei cacciatori-raccoglitori e le tecniche “investigative” che i ricercatori di preistoria hanno messo a punto per individuare tale aspetto nel Neandertal. Successivamente ai partecipanti, suddivisi in gruppi, saranno consegnate delle riproduzioni grafiche di erbe spontanee, arbusti ed alberi utili individuabili nell’area intorno alla dolina del Clusantin. Con questo riferimento alla mano prenderà il via, entro percorsi stabiliti, una vera e propria “caccia” alla pianta. Ritornati alla base con il bottino si procederà con il trattamento e trasformazione simulata delle piante raccolte.
 
“Noi cacciatori Neandertaliani”
Tra il bosco e la radura della dolina della grotta del Clusantin si svolgerà un percorso dinamico di caccia preistorica che vedrà l’utilizzo dei giavellotti creati nel corso del Modulo 2  e di altri opportunamente predisposti dallo staff di archeologi.
Si seguirà un sentiero a tappe, nel quale i partecipanti dovranno cercare di riconoscere, conoscere e colpire, utilizzando il giavellotto, delle sagome di animali scelti tra le prede preferite dai Neandertal. Verrà assegnato un totale, relativo alla sommatoria di diversi punteggi assegnati sulla base del riconoscimento della specie, della conoscenza etologica e della capacità balistica nel lancio del giavellotto. Alla fine del percorso tutti i cacciatori saranno “iniziati” con i segni del “clan dell’orso” e i vincitori riceveranno la piuma e le colllane di “occhio d’aquila”.
 

Domenica 14 luglio 2013
“Una Giornata da Sapiens”

“Artigiani e artisti”
Il laboratorio verterà sugli ornamenti, i segni e le simbologie che compaiono e ricorrono nel corso del Paleolitico Superiore e sul loro significato, utilità e applicazioni da parte dei cacciatori raccoglitori. Sarà così affrontato il tema della memoria, della comunicazione e della descrizione di sé attraverso l’arte e l’ornamento. Forte risalto verrà inoltre dato all’aspetto artigianale della creazione artistica, mostrando sperimentalmente le tecniche con le quali furono ottenute le grandi pitture rupestri così come le incisioni e i dipinti su supporti mobili e pendagli. Gli operatori mostreranno la preparazione del colore, gli strumenti utilizzati per la sua stesura e le tecniche di incisione su pietra. La partecipazione attiva del pubblico si concentrerà nella decorazione di piccole placchette di flisch, pietra facilmente reperibile nei dintorni, e nella manipolazione di fibre vegetali per la realizzazione di corde. I partecipanti utilizzeranno questi elementi per la creazione di collane, in cui verrà utilizzato il flish decorato come pendaglio, insieme ad altri materiali messi a disposizione dagli operatori e opportunamente preparati per il fissaggio, come conchiglie forate e ciottoli.
 
“Inventori Sapiens”
In questo laboratorio verranno ricordate alcune delle particolarità di Homo Sapiens e della sua “conquista” della terra a partire dall’Africa. Al centro della spiegazione saranno le innovazioni tecniche di questa specie. In particolare, in campo venatorio, l’invenzione del sistema arco-freccia. Si approfondiranno le principali caratteristiche della freccia e i modi del suo utilizzo, valutandone peculiarità e differenze a confronto con il giavellotto e con altri sistemi di caccia utilizzati in epoche precedenti. Verranno analizzate le proprietà e le caratteristiche della selce, i luoghi in cui essa veniva reperita e le modalità di scheggiatura, con la riproduzione sperimentale di lamelle, trasformate in punte ritoccate (opportunamente smussate per questioni di sicurezza). L’attività dei partecipanti sarà duplice: 1-scortecciamento e regolarizzazione di un asticella di nocciolo e 2-fissaggio  di una punta in selce precedentemente confezionata e predisposta dallo staff di archeologi.

A caccia con i “Moderni”
Il medesimo percorso dinamico allestito per il Modulo 3 della Ia domenica di didattica,  si servirà dell’uso di arco e frecce, in precedenza create nel corso del Modulo 2 e altre opportunamente confezionate dallo staff.
Si seguirà anche in questo caso un sentiero a tappe, nel quale a sagome di animali predisposte corrisponderanno dei punteggi. Gli utenti dovranno cercare di riconoscere, conoscere e colpire le sagome con le frecce. Allo stesso tempo, le persone, bambini e ragazzi in attesa del proprio turno, dovranno memorizzare e ascoltare il territorio circostante cercando di immagazzinare informazioni utili al Modulo 1. Alla fine del percorso si “inizieranno” i vincitori e tutti i cacciatori con la piuma di “occhio di lince”.

Quota di iscrizione
€ 2,00 a laboratorio; iscrizioni presso l'Info Point della piana del Clusantin

Avvertenze
Si consiglia un abbigliamento comodo, consono alle attività.
Per la partecipazione ai laboratori dei bambini di età inferiore ai 4 – 5 anni si richiede l’accompagnamento dei genitori o fratelli di età maggiore.


VISITE GUIDATE al cantiere del Laboratorio di ricerca archeologica  “Grotta del Rio Secco”
In aggiunta e a coronamento delle attività sopra descritte, per ciascuna domenica sono in programma le visite guidate al Laboratorio di ricerca archeologica "Grotta del Rio Secco"con gli archeologi dell'Università di Ferrara.
Orari: Domenica 7 e Domenica 14 Luglio
ore 10.30 - 1° turno
ore 15.30 - 2° turno
Iscrizioni: presso l'Info Point della piana del Clusantin
Ritrovo: presso il Museo della Grotta. Per raggiungere lo scavo è necessario spostarsi con l'automobile
Durata della visita: circa 2 ore

Ed inoltre...
Domenica 7 e Domenica 14 Luglio - apertura con orario continuato dei siti di Pradis:
  • Museo della Grotta per scoprire l'affascinante mondo della grotta e la sua frequentazione nel Paleolitico da parte dell’uomo e degli animali
  • Grotte di Pradis per poter ammirare l’imponenza del fenomeno erosivo del Torrente Cosa


L’intero programma si svolge con l’irrinunciabile collaborazione scientifica dell’Università di Ferrara, di Marco Peresani e Matteo Romandini e degli altri studenti dell’equipe archeologica.

L'iniziativa è curata dal Comune di Clauzetto, in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, l'Ecomuseo Lis Aganis e l'Associazione Culturale Pradis e con il sostegno di Fondazione Crup, BIM Tagliamento, Provincia di Pordenone, Buzzi Unicem, Fantinel.

 
Maggiori informazioni
Lis Aganis Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane
www.ecomuseolisaganis.it – info@ecomuseolisaganis.it
tel. 0427-764425 - cell. 3661687906
 
 
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